Antropologia & Arte,  Memoria

Tre vedute della Lucera del Seicento

Nell’era della digitalizzazione e di internet spuntano sempre più frequentemente archivi digitali liberamente accessibili al pubblico. Ciò permette agli “avventurosi” navigatori del web di consultare centinaia e centinaia di preziose testimonianze. Nel nostro caso, sfogliando la “Teca digitale” pubblicata dal “Sistema degli Archivi del patrimonio cartografico e fotografico storico della Regione Puglia”, ci siamo imbattuti in ben tre vedute della Lucera del Seicento contenute in due documenti rispettivamente del 1621 e del 1651.

Il primo, conservato presso la sezione di Lucera dell’Archivio di Stato di Foggia, è datato 1621 ed intitolato “Pianta della strada che da Foggia porta a Troia con indicazione delle distanze e dei confini demaniali“. La carta, come da titolo, indica la via che da Foggia portava a Troia con la rappresentazione di entrambe le città e qualche insediamento minore (come Vaccarizza, indicata come Baccarizza). Fortunatamente per noi l’anonimo disegnatore ha lasciato, nella parte destra del foglio, una veduta seppur parziale di Lucera con quella che sembra essere Porta Foggia, un pezzo di cinta muraria e alcuni palazzi tra cui immaginiamo spicchi il campanile della Cattedrale.

Il secondo, custodito presso l’Archivio di Stato di Foggia, è intitolato “Reintegratione delli regj tratturi della regia dohana di Foggia, per li quali calano d’Apruzzo in Puglia, e per essi da Puglia in Apruzzo, come anco delli bracci, che tiene ciasched’uno d’essi, e di quelli, che sono nel distretto della Puglia, ordinata, e fatta per l’illustrissimo signor reggente Ettorre Capecelatro marchese del Torello […] principiata nell’anno corrente 1651” e contiene diverse mappe dei tratturi di Capitanata e d’Abruzzo. Questo corposo volume, contenente circa 500 pagine, ai fogli 43v-44r e 297v-298r, presenta ben due vedute della città di Lucera.

La prima (43v-44r) ci mostra una porta (pensiamo possa identificarsi con Porta Foggia vista la vicinanza con la vecchia Chiesa del Carmine detta anche Carmine Vecchio), un’altra apertura nelle mura (Porta Troia?) sulla sinistra e ben tre campanili di chiese. Uno di questi, il centrale, può essere identificato come quello della Cattedrale. Di particolare interesse sono anche le cinque torri sul perimetro esterno della città. Da notare che la fortezza in questa veduta non è stata riportata probabilmente perché dalla prospettiva di Porta Foggia essa non era visibile.

Nel secondo disegno (297v-298r) invece notiamo anche la fortezza con al centro il palatium federiciano e la cinta muraria. Anche la città presenta una cinta muraria meglio definita. Da questa prospettiva spicca quella che possiamo identificare come Porta Troia da cui si diramano tutte le strade più importanti. Immancabile, infine, il campanile della Cattedrale.

Di seguito le pagine ad alta definizione di entrambi i carteggi. Buona visione.

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