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Di nuovo il palazzo di Lucera

Un terremoto, una torre o un palazzo diruti, la paura del crollo, la miopia sulla bellezza. Ecco cosa ci saremmo trovati di fronte alla fine del ‘700 a Lucera tra le mura della fortezza angioina durante le operazioni di distruzione del palazzo fatto erigere da Federico II intorno agli anni trenta del 1200. Sussurri, un boato, polvere, e poi il nulla. Solo macerie da cui attingere per l’utilizzo in edilizia, solo pietre di breccia corallina, così belle e colorate, da sfoggiare sulle mura dei propri palazzi nobiliari.
E la storia, come sempre, si ripete: ancora sussurri, ancora boati, ancora polvere, e ancora il nulla.

E pensare che sarebbe bastato utilizzare qualche fondo straordinario o richiedere qualche migliaia di euro all’Unione Europea e non avremmo visto un altro palazzo come quello di Lucera sbriciolarsi al suolo.

Alessandro De Troia

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